GIORNATA MONDIALE DELLA GIUSTIZIA SOCIALE

Il 21 febbraio celebriamo la Giornata mondiale della giustizia sociale. A noi, piccoli e piccole, non sembri una cosa soltanto per grandi. Perché anche noi reagiamo quando ci sembra che l’uno o l’altra dei nostri compagni non rispetti le semplici regole della convivenza e condanniamo il fenomeno del bullismo che vorremmo sparisse per sempre dalla nostra scuola.

Spesso, alla tv ci viene raccontato, con immagini a conferma, ciò che avviene in giro per il mondo. Ci vengono presentate, per esempio, le ragazze sotto il tallone dei talebani in Afghanistan (cerca sul mappamondo questo Paese in Asia) cui è negato un diritto fondamentale: quello all’istruzione (per noi obbligatoria!). Che giustizia sarebbe non poter andare a scuola?

E poi, a difesa della libertà, in Iran sono scese in piazza contro gli ayatollah, e continuano a farlo, le donne, ma anche i ragazzi a rischio della loro vita, della prigione, della loro felicità.

In Italia siamo fortunati. Ci basti guardare alla senatrice a vita Liliana Segre – che Dio la benedica! – che ha ricordato i valori della nostra Costituzione. 

La Giornata ci dice quanto il benessere e la giustizia siano indispensabili per avere pace e sicurezza, sia tra i Paesi del mondo che a livello nazionale. Giustizia, per esempio, significa avere tutti e tutte le stesse opportunità, senza privilegio.

Allora, profittiamo del nostro diritto all’istruzione, al gioco, a vestirci come ci piace… Perché ci sono nel mondo milioni di ragazze e ragazzi che non sanno cosa significhi avere dei diritti. Sono i milioni (c’è chi dice 150mlioni) di bambine e bambini vittime del lavoro minorile.

Noi che abbiamo la fortuna di frequentare in tutta sicurezza la scuola, mi raccomando, approfittiamone per “crescere in sapienza”, ma soprattutto in capacità di condividere quello che siamo e abbiamo.