ARENA DI PACE

 

Sabato 18 maggio, papa Francesco sarà a Verona (la città in cui si costruisce il giornalino che tieni tra le mani) per Arena di pace 2024. In quello che è mondialmente conosciuto come “il tempio della lirica”, l’anfiteatro romano della città, papa Francesco risponderà alle domande che gli saranno rivolte dai rappresentanti dei movimenti sociali e incontrerà migliaia di uomini e donne che intendono “costruire” la pace.

Persone che contrappongono la logica della pace a quella della guerra.

“Giustizia e pace si baceranno”: queste parole del salmo sono il titolo dell’assemblea di popolo in Arena. «Vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere donne e uomini di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra». Così si esprimeva Francesco a pochi mesi dalla sua elezione a vescovo di Roma (Angelus, 1 settembre 2013).

Ma è soprattutto dall’invasione dell’Ucraìna da parte della Russia (febbraio 2022) e dalla guerra d’Israele contro Hamas nella striscia di Gaza (7 ottobre 2023) che papa Francesco non fa che tuonare contro la follia della guerra: “la guerra è una pazzia, una follia, una inutile follia, è sempre una sconfitta”, continua a ripetere.

Così come denuncia le migliaia di bambine, bambini e mamme uccisi sotto i bombardamenti, richiamando al dovere di non uccidere. Senza stancarsi di ripetere che dietro la guerra ci sono “interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, l’industria delle armi”. Il cuore degli “affaristi della guerra”, come lui li chiama, “ha perso la capacità di piangere”.

In Arena Francesco ribadirà la sua assoluta contrarietà alla guerra e a ogni violenza.

E noi? Scegliamo di percorrere sempre la via della pace, educandoci – a scuola come in casa ‒ a diventare sempre più veri artigiani costruttori e costruttrici di pace.

E che mai una nostra giornata si concluda senza fare la pace!