Il nuovo “re d’Europa” e gli altri “Fratelli d’Italia”

Da 4 anni ci lavorava e alla fine lo 1ha conquistato, dopo il bronzo di Berlino 2018, l’oro dei 10mila metri. La distanza più lunga ai campionati europei di atletica leggera su pista.

Yeman Crippa s’è infiammato e non ha lasciato indifferenti noi e l’intero stadio il 21 agosto scorso, l’Olympiastadion di Monaco di Baviera, per l’emozionante, quanto fenomenale volata, che, bruciando i concorrenti, lo ha portato sul podio più alto, mettendosi al collo l’oro.

È lui il nuovo Re d’Europa: il 25enne trentino di origini etiopiche, quarto italiano a riuscire nell’impresa. Ma mentre gli altri tre erano tutti bianchi, Yeman porta un altro colore.

E un’incredibile storia che arriva da un orfanotrofio etiopico alle montagne trentine, grazie a mamma Luisa e papà Roberto che decidono di adottare dei figli in una delle zone più povere dell’Africa.

Yeman ha 5 anni. Ma non è solo, sono 6 i fratelli da adottare, con altri due “cugini” considerati fratelli. Così, nella casa in pietra e legno in cui i Crippa si accampano, a 1.200 m di altitudine a Montagne, piccola frazione del comune di Treville, nel Trentino occidentale, papà e mamma fanno spazio a tutti.

Ci si aiuta, si riciclano i vestiti, si siede insieme a tavola, si diventa grandi… con la possibilità di scegliere la propria strada. Tutti i Crippa l’hanno trovata: chi nella cooperazione internazionale, chi andando a lavorare in Australia, chi facendo l’operaio, il cameriere, la parrucchiera, chi dedicandosi allo sport.

Così Yeman ci regala l’esaltante cavalcata, al termine di una rimonta, sull’ultimo rettilineo della pista di Monaco.

Lo scorso anno a Tokyo, per le Olimpiadi, su 384 atleti della delegazione italiana, 21 avevano origine africana o afroamericana. Ricordate la bella Paola Egonu scelta come rappresentante dell’Europa alla sfilata inaugurale? E Marcell Jacobs e Eseosa Fostine Desalu con la medaglia d’oro al collo a cantare Fratelli d’Italia?

Se sapremo accogliere questi nuovi italiani e italiane afrodiscendenti, avremo un’Italia più bella, più grande e vincente.