UN BAMBINO TUTTO SPECIALE

1271033 - THE WALK

Duemila anni fa, in un villaggio della Palestina, Nazaret, viveva un falegname di nome Yosef, che aveva una moglie giovane e bella che si chiamava Myrhiàm. Aspettavano un bambino e Myrhiàm sapeva in cuor suo, perché aveva ricevuto la visita di un angelo, che quel bimbo sarebbe stato speciale.

L’imperatore di Roma che comandava anche la Palestina, ordinò che si contassero gli abitanti nei suoi territori: tutti avrebbero dovuto registrarsi nel luogo dove erano nati. Fu così che Yosef e Myrhiàm partirono alla volta di Betlemme, paese da cui proveniva Yosef.

Il viaggio durò una settimana circa. I due erano poveri e avevano un solo asino su cui viaggiare. Giunti finalmente a Betlemme, Yosef cominciò a bussare alle porte delle locande, ma non trovò un solo posto libero. «Provi a vedere più in là – gli disse il proprietario dell’ultima locanda alla quale aveva bussato ‒. Dovrebbe esserci una stalla…». 

Nella stalla abbandonata c’era della paglia e un bue. Yosef fece un pagliericcio per Myrhiàm che quella notte diede alla luce il suo bambino, Yehoshu’a. Per tenerlo caldo lo deposero nella paglia, dove il bue e l’asino lo riscaldarono.

Nel mentre, fuori dalla stalla un angelo del Signore volteggiava nel cielo annunciando che un bambino davvero speciale era nato, il più grande di tutti i re. Molti pastori, che custodivano nella notte le loro pecore tutt’intorno, udirono l’angelo che li invitava a festeggiare. Raggiunsero così la stalla e resero omaggio a quel bambino miracoloso e lo adorarono.

La notizia di quella nascita si diffuse ovunque, raggiungendo anche le orecchie di tre uomini chiamati Magi: Melchiorre, Baldassarre e Gaspare. Una stella con la coda, apparsa nel cielo d’Oriente, li guidò fino a dove era nato Gesù Bambino: gli portavano come doni oro prezioso, incenso profumato e mirra fragrante, doni degni di un grande Re. 

Tutte e tutti festeggiarono insieme il piccolo Yehoshu’a venuto in questo mondo a rivelarci la tenerezza del nostro Dio, donandoci gioia e salvezza.