LIBERI SOTT’ACQUA

Un gruppo di ragazzi del carcere minorile di Napoli è diventato sub in un progetto che vuole salvaguardare il patrimonio marino.

Così, prima ancora della loro immersione, i giovani hanno pulito insieme la spiaggia. 

Tutto questo è merito di un progetto che si chiama Bust Buster e che li ha visti impegnati in dieci lezioni rispetto alla pratica subacquea ma anche alla conoscenza del patrimonio culturale e ambientale sottomarino di cui si sono presi cura tra Nisida e Bagnoli.

Il battesimo della prima immersione è stata una bella esperienza di responsabilità del prendersi cura delle cose.