BUONA SCUOLA CON IL GHIBELLIN FUGGIASCO

Nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321, a Ravenna, moriva il nostro sommo poeta. Il Ghibellin fuggiasco, esiliato dalla sua Firenze, trovò a Verona il suo primo rifugio e il suo primo ostello, sperimentando la cortesia di Cangrande (Francesco) della Scala. È così che Verona ha voluto, in occasione dei 700 anni dalla sua morte, conferire a Dante Alighieri, la cittadinanza onoraria.

Ed ecco Dante, divenire veronese a tutti gli affetti, dopo essere stato ospitato tra le mura della città per diversi anni, lavorando alla Divina Commedia.

Sulla pergamena è scritto così: Per l’indiscussa e universalmente nota opera letteraria oltre che per il profondo legame con la città scaligera, dato atto che il Sommo poeta, padre della lingua italiana, durante il suo esilio dalla città di Firenze soggiornò più volte a Verona, sia quando la città era retta da Bartolomeo della Scala sia mentre regnava il principe Cangrande, con il quale sviluppò amicizia e rispetto reciproco.

Ma, una prova che Dante parli non solo ai grandi l’ho avuta assistendo, su invito dell’insegnante Chiara Stella (cui va il mio grazie più sincero), allo spettacolo Dante a Verona, diretto e scritto da Alessandro Anderloni, offerto da un centinaio di piccoli (solo per età) interpreti della scuola primaria Rubele di Veronetta, al termine di un anno e più (in tempo di lockdown) di studio e prove.

Bisognava essere presenti per gustare la professionalità con cui i giovanissimi attori e attrici, recitando in dialetto e in italiano, hanno fatto la gioia del numeroso pubblico convenuto a Villa Buri, raccontando il vissuto del divin poeta a Verona!

Rientriamo allora a scuola, tutte e tutti in presenza (si spera!), più felici che mai di poter ritrovare vecchi e nuovi compagni, consci che la nostra intelligenza, che fa di noi cittadini onesti e indispensabili al bene di tutti, si forgia in un rapporto autentico e dal vivo con gli altri che sono i nostri compagni e compagne, maestre e maestri.

Esprimendoci in quella lingua che Dante ci ha regalato.

Buon Anno scolastico 2021-22!